" L U G A N O " 6 settembre | 5 ottobre 2014
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« LUGANO » | Christian Zuercher |
Spazio Espositivo Pretto |
Trento - 2014 > 06.09 - 05.10 |
Inaugurazione e incontro con l'autore: SABATO 6 settembre 2014 - ore 18.45
« L U G A N O »
Christian Zuercher | fine-art prints |
FOTOGRAFARE LUGANO
Con gli occhi di un flâneur
«la forme d'une ville
Change plus vite, hélas ! que le cœur d'un mortel»
Les Fleurs du mal
Charles Baudelaire
«L'idea di fotografare Lugano è nata mentre ero intento a osservare e riprendere con una vecchia camera analogica un'altra città. Credo che non avrei mai ripreso Lugano in questo modo se non me ne fossi andato o se prima non avessi cominciato a fotografare una città molto lontana dai luoghi in cui sono cresciuto».
Leggere la realtà di posti noti o supposti tali attraverso l'incontro con un luogo sconosciuto. Guardare case e strade tra cui si è trascorsa la propria infanzia e giovinezza con occhi nuovi, occhi che hanno visto altro, uno sguardo inevitabilmente rivelatore. La lenta scoperta o riscoperta del paesaggio che ci circonda guidata e dominata dall'enorme potere che il tempo ha su di noi.
Un incontro autentico, caratterizzato da un punto di vista giocoforza soggettivo.
L'autore di questi scatti è Christian Zürcher, fotografo autodidatta (o «della domenica», come ama autodefinirsi) che ha iniziato il proprio percorso qualche anno fa avviando una ricerca fotografica sul paesaggio urbano di Berlino – sua città d'elezione. Lo sguardo portato sulla capitale tedesca ha fornito all'autore l'occasione di ripercorrere e rileggere la città da cui è partito – Lugano, Svizzera – e, più in generale, di riflettere sulla percezione che si ha dei luoghi in cui si vive, da cui si proviene o attraverso cui semplicemente si passa.
Placidi e silenti, lievi ed eterei, gli scatti di Lugano qui presentati nascono da un'esperienza della fotografia essenzialmente intuitiva. Attraverso di essi, l'autore tenta di registrare – nella maniera più distanziata e sobria possibile – il paesaggio urbano in cui egli si muove, nell'intento di avvicinarsi a ciò che lo circonda senza lasciarsi distrarre da atmosfere o luci o fenomeni naturali particolari. Da qui la rinuncia a raffigurare l'uomo, e la scelta proditoria di non ricorrere a forti contrasti chiaroscurali. Uno sguardo distaccato che, pur senza illudersi di trascendere la propria soggettività, mira a lasciare il campo libero all'osservatore.
Le foto di Zürcher non invitano a un'interpretazione di taglio sociologico o artistico, ma intendono tradurre in immagini l'incontro tra uomo e città. Un tentativo di lettura in cui, paradossalmente, la presenza umana viene completamente rimossa poiché ritenuta ingombrante. Un punto di vista ideale, privilegiato e quasi esistenzialistico, di chi riflette costantemente sui luoghi che frequenta o che – in questo caso particolare – ha frequentato.
E allora l'occhio sembra essere attirato dalle cose meno appariscenti, si sofferma sugli edifici apparentemente più banali, sulle strade che percorriamo ogni giorno, sugli incroci più anonimi e privi di mistero, e non sulle grandi opere né sui monumenti, come a dire che il paesaggio urbano è fatto anche di piccoli segni e non solo esclusivamente di grandi gesti. Piccoli segni che s'impongono con forza all'occhio di chi li osserva – inevitabilmente – da distanza ravvicinata, e li coglie quasi schiacciato tra gli interstizi senz'aria che separano un edificio dall'altro, sommerso nel fitto del costruito, smarrito nel dedalo di strutture sovrapposte – tratti, questi, tipici del paesaggio urbano di provincia. E quei piccoli segni, fotografati di necessità da distanze minime, a ridosso di pareti murarie, dal di sotto, si fanno necessariamente mastodontici e monumentali, a rivendicare un'importanza solitamente attribuita a edifici storicamente, esteticamente, funzionalmente più rilevanti.
Una rivalsa, seppur minima, di cui è testimone anche il più inconsapevole e distratto flâneur, che malgrado tutto coglie questi segni, seppure di sghimbescio e con la coda dell'occhio.
NOTE TECNICHE
Le immagini esposte in rassegna sono state ottenute da riprese analogiche eseguite con fotocamere 35mm e obiettivi decentrabili.
Il workflow impiegato è quello del c.f. "sistema ibrido" che ha previsto la digitalizzazione dei negativi (eseguita a cura di Digital Fidelity di Roma
- laboratorio di Raffaello Conti), la post-produzione e la stampa con l'impiego di inchiostri ai pigmenti e tecnica fine-art, a cura di Phf Photoforma di Trento.
© Luca Chistè / Phf Photoforma | agosto 2014 |
SCHEDA EVENTO
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Titolo: |
“ LUGANO ” |
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Autore: |
Christian Zuercher |
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Inaugurazione: |
Sabato 6 settembre / ore 18.45 / |
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Date: |
2014 > 6 settembre | 5 ottobre |
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Orario: |
h24/24 – consigliata la visione notturna.. |
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Luogo: |
Trento - Spazio espositivo Pretto | p.zza San Benedetto |
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Gallery online: |
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Contatti & info: |
PHF PHOTOFORMA / LUCA CHISTE' |
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Credits: |
Testi di presentazione, grafica, webdesign della rassegna sono a cura di » Phf Photoforma.it / Luca Chistè Tutto il materiale prodotto è protetto da Copyright © |
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