Luglio 2010
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" P A E S A G G I M I N I M I " | fotografie di Fabio Maione
"Paesaggi Minimi" | Fabio Maione ©
Fabio Maione, è una di quelle persone che ho avuto piacere di conoscere tramite il forum di Fotoavventure, il portale italiano dedicato alla fotografia in grande formato. Una conoscenza che, vedendo le immagini di Fabio, conoscendo la sua grande preparazione tecnica sulla fotografia (straordinariamente sviluppata nei processi di stampa – analogica prima e digitale poi) e considerando le lunghe discussioni che accompagnano i nostri discorsi, ha profondamente arricchito il mio bagaglio umano, intellettuale e tecnico.
Le immagini complessivamente esposte saranno ventitre: undici in galleria e dodici, visionabili con uno specifico percorso, all’interno del negozio Pretto.
Quello che più colpisce, osservando il lavoro di Fabio Maione sia istintivamente, sia con il ricorso ad un processo di visione a “metabolizzazione lenta”, è la semplicità: una semplicità narrativa che, sviluppata con rigorosa coerenza nell’ambito della propria ricerca, non deve trarre in inganno. Fabio Maione, infatti, conosce benissimo gli stilemi del linguaggio fotografico; ed il suo bagaglio intellettuale è ricco di riferimenti che rinviano, con grande precisione, all’estetica e alla storia della fotografia.
I “paesaggi minimi” di Maione sono iscritti, “semplicemente”, in una concezione intima e dolcemente nostalgica, al pari di un sinistro presagio, che riguarda il mondo degli uomini e delle cose: il nostro tempo, nel suo vorticoso divenire, non è più capace di restituire le coordinate valoriali a chi lo abita ed a coloro che, anche con occhio fotografico, hanno la pretesa di osservarlo.
E’ interessante leggere, al riguardo, ciò che scrive lo stesso Maione sul proprio lavoro:
“I Paesaggi Minimi altro non sono che la testimonianza del mio peregrinare per campi, boschi e montagne, per lo più lontani dagli itinerari turistici e frequentati.
Essi non vantano pretese di sorta; certo non quelle che accampano le fotografie che hanno inteso rappresentare la maestosità o la forza imponente dei "grandi paesaggi" alla Ansel Adams.
Si tratta, invece, di scorci di natura per così dire "povera", senza attrattive particolari: arbusti o piante comuni, sotto gli occhi di chiunque abbia la voglia di passeggiare nelle campagne lombarde. Eppure, almeno per me, affascinanti, intrisi di malinconia struggente, di rimpianto per un mondo sempre più vilipeso dal cemento e dagli scarichi industriali.
Anche nelle vallette meno note e sui pendii più sconosciuti amo gli alberi di qualsiasi fatta, il legno, le foglie, la terra, il cielo che li sovrasta; sono paesaggi di minima importanza, ma, per chi li sa osservare, carichi di emozione; per questo li ho fotografati, per questo li espongo ai vostri occhi.”
Con lo sguardo colmo di queste immagini, a rendere ancor più preziosa la testimonianza fotografica di Fabio Maione, è la “calligrafia” che egli impiega per realizzare le sue stampe (prevalentemente composte impiegando il formato quadrato; da sempre percepito come armonioso ed equilibrato): un raffinato ed elegantissimo b/w capace di sfruttare tutto il potere tonale delle luci e delle ombre colte dall’autore al momento della ripresa.
Le personali “fine-art prints” di Maione, infatti, sono realizzate per la maggior parte con lo splendido impiego di tecniche “low-key” (stampa in chiave basse delle immagini che usa, tendenzialmente, la prima parte della scala tonale – riferendosi a quella celeberrima di Ansel Adams – compresa fra Zona I e Zona V).
Una scelta stilistica che rende questi “paesaggi minimi” ricchi di profondo fascino e densamente popolati di una magica e contagiosa energia visiva.
Immagini intense e liriche che offrono, presso lo Spazio espositivo Pretto, il piacere di una fotografia colta e raffinata; intelligentemente lontana dalle retoriche e concettualizzanti forzature estetiche di molta fotografia paesaggistica contemporanea, la cui incapacità di offrire, aldilà della (dis)illusione delle parole, qualcosa di veramente importante su cui far vagare il nostro sguardo è, ormai, testimonianza sempre più abusata.
Note tecniche sulle immagini
Dal punto di vista tecnico, il workflow impiegato da Fabio Maione prevede il ricorso a riprese digitali (scatti sorgente con obiettivi e camere Canon c.d. “full-frame”), la post-produzione e la stampa degli esemplari esposti (con tiratura limitata), su carte fine-art del tipo Felix Schoeller Ultrawhite Glacier da 300 gr/mq, mediante l’impiego di inchiostri ai pigmenti e di un rip (nello specifico il Quadtone Rip) con profili realizzati, mediante specifici strumenti di calibrazione, dallo stesso autore.
Per certificare la qualità dei propri lavori, Fabio Maione gestisce e cura personalmente tutte le componenti di processo.
Phf Photoforma | Luca Chistè | giugno 2010 | ©
SCHEDA EVENTO:
Titolo: |
“Paesaggi Minimi” |
Autore: |
Fabio Maione |
Periodo: |
luglio 2010 |
Orario: |
h24 – consigliata la visione notturna… |
Inaugurazione: |
Sabato 3 luglio – ore 18.30 |
Luogo: |
Trento - Spazio espositivo Pretto | p.zza San Benedetto |
Approfondimenti: |
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