" TERRA MURATA " 23 maggio | 21 giugno 2015
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Spazio Espositivo Pretto
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Trento |
inaugurazione e incontro con l'autore:
SABATO 23 maggio 2015 - ore 18.45
GALLERY DELLE IMMAGINI:
« TERRA MURATA »
« T E R R A M U R A T A»
Luigi Lauro
rassegna di immagini fine-art
dedicate all'ex-carcere di Procida
Autore prolifico e sensibile, di sorprendente vitalità intellettuale ed operativa nonostante le sue oltre 70 primavere, Luigi Lauro è una persona - ed un fotografo - che non si può fare a meno di amare.
"Terra Murata", è un lavoro topologico riferito all'ex-struttura carceraria dell'Isola di Procida. Decisamente intrigante, esso affonda le proprie origini in un tessuto sostanzialmente autobiografico.
Nella presentazione del progetto fotografico, scrive infatti l'autore:
"Le motivazioni che mi hanno spinto in questa avventura fotografica vanno ricercate invece altrove. Esse risalgono al tempo della mia infanzia ed appartengono ad un passato nascosto nelle pieghe dei miei ricordi.
La mente funziona come una perfetta macchina fotografica: inquadra, mette a fuoco, seleziona la scena, la congela per deporla poi definitivamente nel cassetto della memoria. Questo cassetto altro non è che la mostra permanente dei nostri ricordi.
Queste immagini virtuali scattate quando ero adolescente fanno parte integrante di questa mostra anche se solo virtualmente presenti.
Quando i miei genitori, di origine ischitana trapiantati al Nord dove sono nato e vivo tuttora, si trasferivano nella loro isola per le vacanze estive, si prendeva il traghetto per Ischia al Molo Beverello di Napoli.
Ecco, fu proprio nel Porto di Napoli che vidi per la prima volta i detenuti destinati al Penitenziario di Procida.
Li osservavo ammassati sulla banchina, vestiti con delle casacche a strisce verticali, alcuni muti con lo sguardo fisso sul basolato del molo, altri a cercare tra la folla curiosa qualche volto noto di amico o parente, tutti sempre pronti ad obbedire ai secchi comandi delle Guardie.
Li osservavo poi salire sulla passerella del traghetto in fila indiana, assicurati ad una catena con le mani incrociate serrate da robuste manette di ferro. Le dita a stento trattenevano sacchi o valigie di cartone.
Una volta a bordo sparivano alla vista di tutti sistemati in chissà quale locale della nave per riapparire poi al primo scalo della nostra traversata verso Ischia.
Dalla nave il Penitenziario di Procida mi appariva cupo e impenetrabile. Vi entravo solo con la fantasia. La curiosità mi spingeva verso quel Castello/Penitenziario, vi entravo con la fantasia e, come un fantasma, vagavo tra le sue mura e nei suoi ambienti disegnati dalla mia immaginazione.
Dismesso dal 1988, l'ex-carcere di Procida, come spesso accade per questi luoghi, è divenuto un habitat della memoria, entro il quale, a parte lo sviluppo tumultuoso della vegetazione, tutto sembra essersi cristallizzato.
Un "tempo sospeso", la cui significatività è stata indagata dall'acutezza di sguardo di Luigi Lauro, un fotografo abituato a misurarsi con le sfide e, soprattutto, con la dimensione e le luci del "tempo".
La struttura narrativa della rassegna, la cui versione integrale è stata esposta nel luglio del 2014 presso il magnifico spazio espositivo della ex-chiesa di S. Margherita sull'Isola di Procida, è stata ideata con un percorso che vuole rendere conto della vastità degli ambienti carcerari e delle sopravvivenze segniche che in essi si affollano ed è stata pensata come ad una regia dello sguardo: vi sono tre distinti capitoli, che si differenziano e si susseguono, con alcune emblematiche immagini di passaggio.
La rassegna si apre quindi con una serie di fotografie di "Contesto" che descrivono, in maniera documentaristica ed espressiva, l'ambito topologico del carcere. Il ritmo di alcune immagini di collegamento, ci porta al secondo percorso visivo: "Ambienti". Luoghi rarefatti, ricoperti dalla coltre del tempo, ma nei quali si respira ancora, con profonda partecipazione emotiva, l'esperienza di vita di coloro che hanno abitato questi spazi.
La terza area, quella chiamata "Segni del tempo", rende evidente, sotto il profilo concettuale, il tema della memoria.
Un progetto fotografico che è uUna sorta di archeologia della visione, capace di restituire alla luce le tracce umane di chi non c'è più e di far emergere alla nostra coscienza, attraverso la potenza del segno e dei molti simboli indagati dall'autore, quale sia la dimensione del tempo che, incessantemente e con il suo inarrestabile fluire, ci ricorda che in questo silenzio e in alcuni terribili luoghi, persone "vive", hanno consumato la loro esistenza.
© Luca Chistè / Phf Photoforma | maggio 2015 |
N.B. per questo evento, in occasione della rassegna esposta a Procida, è stato realizzato, a cura di Phf Photoforma, un sito monografico, raggiungibile al seguente link:
SCHEDA EVENTO
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Titolo: |
“ TERRA MURATA ” |
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Autore: |
Luigi Lauro |
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Inaugurazione: |
Sabato 23 maggio / ore 18.45 / |
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Date: |
2015 > 23 maggio | 21 giugno |
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Orario: |
h24/24 – consigliata la visione notturna.. |
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Luogo: |
Trento - Spazio espositivo Pretto | p.zza San Benedetto |
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Contatti & info: |
PHF PHOTOFORMA / LUCA CHISTE'
www.excarcere-procida.it [website specifico dedicato all'evento] |
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Credits: |
Testi di presentazione, grafica, webdesign della rassegna sono a cura di » Phf Photoforma.it / Luca Chistè Tutto il materiale prodotto è protetto da Copyright © |